E' entrato in vigore nel mese in corso l'AfCFTA, African Continental Free Trade Area, l'accordo di libero scambio al quale hanno aderito tutti i Paesi del continente eclusa solo l'Eritrea. Si tratta, quindi, di un'area composta da 53 Paesi che rappresenta un valore di 2.500 miliardi di PIL e 1,2 miliardi di persone.
L’accordo prevede l’eliminazione dei dazi sul 90% dei prodotti e l’abbattimento delle barriere non tariffarie con l'ambizioso obiettivo di intensificare l'interscambio commerciale infracontinentale di almeno il 50% entro il 2030.
Al di là delle differenze normative tra i diversi Stati africani, la tipologia dell'economia che caratterizza in particolare molti Paesi delle zone interne ed i conflitti presenti nell'area, l'accordo rende sicuramente più forti e nel tempo più competitivi gli Stati africani dei quali spesso le poduzioni agricole già oggi fanno concorrenza alle nostre avendo costi di produzione e regole di qualità inferiori a quelli italiani, ed europei.
Inoltre, l'Africa nell'ultimo decennio ed oltre ha sviluppato rapporti molto ravvicinati con la Cina e poi anche con Russia, Turchia e Paesi del Golfo.
Fonte: ISMAA