I vasti incendi sviluppatisi in Australia hanno colpito anche la produzione vitivinicola, scrive "The Guardian", spiegando che in alcune zone viticole della Hunter Valley e delle colline di Adelaide è andato perso l'intero raccolto e in altre i viticoltori sono riusciti a salvare solo una piccola parte dell'uva.
Non è stato direttamente il fuoco a danneggiare la produzione, ma il fumo: ha impregnato talmente la buccia degli acini - un fenomeno definito 'smoke taint' - che secondo gli enologi l'eventuale spremitura ne sarebbe completamente rovinata.
Secondo l'Associazione Enoturistica della Hunter Valley, che già calcola in 42 milioni di dollari le perdite per il turismo, quelle dovute alla mancata produzione è ancora presto per stimarle, anche se "secondo noi probabilmente i conferimenti alle cantine diminuiranno dell'80-90% nell'annata 2020.
Fonte: Agra press