Nella città di Yeruham nel deserto del Negev la società CanNegev ospita quattro start-up, prima nel suo genere legata alle tecnologie relative alla cannabis medica in Israele.
Circa 100 start-up stanno lavorando sulla cannabis e un quarto di queste è stato fondato in un solo anno, il 2019.
Nel sud del Paese BOL Pharma coltiva 400.000 piante di cannabis ogni anno su 3,5 ettari esclusivamente per uso terapeutico. L'azienda, attualmente la più grande nel campo della cannabis medica in Israele, ha collaborato con CanNegev.
Un fattore chiave nello sviluppo dell'industria israeliana della cannabis sono state le importazioni da oltreoceano, specialmente dal Canada dove l'uso ricreativo è legale. Secondo i dati del Ministero della salute, Israele ha importato 22 tonnellate di cannabis medica nel 2021 rispetto a poco più di 14 tonnellate l'anno precedente, diventandone così il più grande importatore mondiale secondo i dati di Israeli Cannabis Magazine.
Le autorità hanno incoraggiato l'uso terapeutico negli ultimi dieci anni per trattare gravi condizioni mediche e lo stress post-traumatico negli ex soldati ed in ottobre il Parlamento israeliano ha avanzato una proposta di legge che mira a rendere la cannabis medica maggiormente disponibile.
Fonte: Afp tramite Euronews