Il Presidente dell’Associazione degli agricoltori, Miroslav Kis, sottolinea che in Romania, Ungheria e Croazia, i terreni agricoli di analoga categoria e classe sono meno costosi che in Serbia.
Ed infatti gli ettari di terreno nel Paese sono due volte più costosi della media regionale balcanica e vanno dai 10.000 ai 20.000 euro e si prevede che cresceranno ulteriormente in futuro.
In alcune parti del Paese, anche il prezzo dell’affitto è raddoppiato negli ultimi cinque anni.
Kis aggiunge che il grosso problema in Serbia è che non è chiaramente definito chi sia l’agricoltore, chi il proprietario della terra e chi la coltivi e ne produca qualcosa., ma che chiunque registri più di mezzo ettaro è considerato un agricoltore.
Fonte: Serbian Monitor