Una crescita annua del 16%: questo il risultato registrato dall’operatore Transnet Port Terminals per i volumi di agrumi gestiti questa stagione nei sette porti del Sudafrica rispetto ai carichi dello scorso anno, malgrado le interruzioni della catena di approvvigionamento causate dal Covid-19.
Un dato confermato dalle previsioni della Citrus Growers Association of Southern Africa (Cga), che ha annunciato che l’industria degli agrumi sudafricana potrebbe battere quest’anno tutti i record della precedente stagione di esportazione, con una stima di 158,7 milioni di cartoni, che rappresenterebbe un nuovo aumento dopo i 146 milioni di cartoni del 2020 e i 130 milioni di cartoni esportati nel 2019, per una crescita del 22% delle esportazioni in soli due anni.
I coltivatori di agrumi stanno investendo molto per il futuro, con oltre un miliardo di rand destinati alla ricerca ed alla tecnologia nei prossimi quattro anni, per supportare l’accesso al mercato e la trasformazione, creando un ambiente logistico per spostare la frutta.
Gli agrumi costituiscono circa il 55% della produzione di frutta del Sudafrica e sono esportati in oltre cento Paesi, principalmente nell’UE, in Russia, negli Stati Uniti e nei Paesi del Mediterraneo.
Le stime dei raccolti a medio termine indicano che i limoni e le arance della qualità Valencia dovrebbero generare da soli un aumento previsto di quasi 390 milioni di euro di entrate in valuta estera, nonché la creazione di 22.250 posti di lavoro sostenibili nei prossimi tre anni.
Fonte: Infoafrica tramite ICE Agenzia