Confagricoltura è intervenuta nella consultazione pubblica attivata dall'USTR, il Rappresentante per il commercio degli Stati Uniti, per raccogliere le opinioni in merito alla proposta di applicare - a partire da metà febbraio 2020 - dazi addizionali ad valorem alle importazioni di ulteriori merci e prodotti europei e/o di modificare le percentuali applicate dal 18 ottobre scorso.
Ricordiamo, infatti, che gli USA possono procedere in tal senso con riferimento al sistema "a carosello" che dà tale possibilità dopo 120 giorni dall'applicazione della prima lista di prodotti sottoposti a dazio e poi anche ogni 180 giorni.
Con la sua nota, Confagricoltura ha invitato fermamente l’USTR a valutare la totale estraneità del comparto agricolo ed agroalimentare ad una vicenda che riguarda un differente settore economico e ad escluderlo totalmente dall’applicazione di nuove tariffe daziarie e dall'aumento di quelle già applicate.
Inoltre, per la stessa motivazione, ha ulteriormente invitato il Rappresentante del commercio americano ad annullare la decisione presa a partire dal 18 ottobre 2019.
La Confederazione ha, poi, sollecitato tutte le rappresentanze della filiera agroalimentare italiana, europea e statunitense ed i rispettivi governi, al contrario, a lavorare in collaborazione, in un libero mercato regolamentato da norme condivise sulla sicurezza alimentare, la tracciabilità, il controllo dei prezzi e quanto altro possa portare a corretti e proficui scambi commerciali per ciascuna parte.