Nessun progresso da parte del Consiglio sulla proposta di regolamento sulle nuove tecniche genomiche. Gli Stati membri non sono riusciti a trovare la maggioranza necessaria per avallare il testo presentato dalla La spaccatura all’interno del Consiglio vede il sostegno di 16 Paesi tra cui Italia, Francia, e Spagna, l’opposizione da parte di Polonia, Ungheria, Romania, Slovenia, Austria, Slovakia e Croazia, mentre Germania, Lussemburgo e Bulgaria si sono astenuti.
Per la Polonia, il principale elemento divisivo è dato dalla disciplina sui brevetti, mentre per la Slovenia le insidie del mandato risiedono sull’etichettatura e sui requisiti di coesistenza.
Al contrario, Spagna e Olanda hanno sottolineato l’importanza di procedere con la regolamentazione sulle NGT per fornire gli strumenti necessari a contrastare gli effetti del cambiamento climatico e garantire la competitività dell’UE in un contesto di concorrenza globale. Anche l’Italia ha sostenuto questa posizione, mentre l’attuale Presidente di turno belga resta fortemente intenzionato a trovare una posizione comune tra gli Stati membri ed avviare il trilogo con le altre istituzioni europee, per chiudere positivamente il dossier entro la fine del suo mandato (30 giugno 2024).