L’Unione Europea e la Malaysia hanno annunciato la ripresa dei negoziati per un accordo di libero scambio (FTA), interrotti nel 2012. L’annuncio è stato fatto il 20 gennaio durante la visita del primo ministro malese Anwar bin Ibrahim in Europa. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha definito la decisione un segnale importante in un contesto geopolitico complesso, sottolineando l’impegno di entrambe le parti a promuovere un commercio libero e sostenibile.
Secondo von der Leyen, l'accordo mira a rafforzare le relazioni economiche con un partner strategico nell'ASEAN e promuovere un Indo-Pacifico aperto e stabile. "Non si tratta solo di economia," ha dichiarato, "ma anche di diritti dei lavoratori, sostenibilità ambientale e dialogo sui diritti umani".
Una valutazione d’impatto pubblicata nel 2022 prevede che l’FTA avrà un effetto limitato sul settore agroalimentare europeo, con variazioni che dipendono dal livello di liberalizzazione tariffaria.
- Scenario conservativo: riduzione della produzione UE di 338 milioni di euro, incremento delle importazioni di 509 milioni e crescita modesta delle esportazioni di 190 milioni, con un deficit commerciale di 170 milioni di euro.
- Scenario ambizioso: espansione della produzione agroalimentare UE di 214 milioni di euro, aumento delle esportazioni di 798 milioni e surplus commerciale di 110 milioni di euro.
I settori più influenzati sarebbero gli oli vegetali (in particolare l’olio di palma), i semi oleosi, le bevande e il tabacco. Altri sotto-settori agroalimentari non subirebbero cambiamenti significativi.
In Malaysia, si prevede una leggera espansione della produzione agroalimentare, con un aumento delle esportazioni compreso tra 541 e 800 milioni di euro, a seconda dello scenario tariffario.
Il primo ciclo di negoziati è previsto nei prossimi mesi, con l’obiettivo di accelerare i progressi. La Commissione ha ribadito l’intenzione di pubblicare proposte dettagliate dopo il primo round di colloqui.
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