
In tempi di pandemia il consumatore è sempre più attento al cibo salutare, meglio se prodotto nel rispetto dell’ambiente, acquistato a livello locale e conveniente dal punto di vista economico. E’ una sintesi delle tendenze che si svilupperanno nei prossimi dieci anni secondo il report The Future of Food di FutureBrand, azienda internazionale specializzata in consulenze per grandi marche. Avanzeranno le nuove abitudini alimentari legate alla contrazione dei consumi fuori casa e all’aumento delle vendite retail per effetto del Covid-19. Il documento, realizzato dalla sede italiana del network, ha segnalato alcuni macro trend emergenti: cambiamento e rivoluzione; il dilemma etico tra conveniente e sostenibile; restare immuni e la salubrità del cibo; la migrazione del sapore dal global al nuovo local; naturalità anche quando è in laboratorio.
Il report ha cercato di capire come si stanno muovendo i big del settore produttivo e distributivo dell'agroalimentare in base ai nuovi stili di vita alimentari per soddisfare le nuove esigenze. Secondo FutureBrand la pandemia ha segnato l'inizio di "una vera e propria rivoluzione, che costringerà l'intera filiera del settore alimentare - agricoltura, retail e persino hospitality - a rinnovarsi e anche rapidamente".
In questo contesto di crisi si apre per il consumatore il dilemma etico tra convenienza e sostenibilità. I consumatori sono sempre più attenti, non solo al proprio benessere, ma anche a quello dell’ambiente. Infatti, riconoscono che uno dei loro driver principali è proprio la sostenibilità. Il primo driver d'acquisto resta però, sempre, la convenience: oltre al prezzo, infatti, è anche il comfort, vale a dire la semplicità e la velocità d'acquisto, a determinare la scelta di un prodotto. Cibo sano, ma anche restare immuni da Covid-19 è diventata la preoccupazione più grande dei consumatori. Le aziende e i diversi brand devono cercare di rispondere al grande obiettivo di offrirci un'alimentazione che ci faccia vivere a lungo e allo stesso tempo ci faccia godere la gioia di stare a tavola.
Durante i periodi di lockdown sono state inoltre lanciate diverse campagne di sensibilizzazione per spingere il consumatore verso l’acquisto locale, aiutando così le piccole imprese del territorio colpite dalle restrizioni. La globalizzazione ha creato un nuovo "local", in cui le diverse cucine si intrecciano, formando nuove tradizioni culinarie. Acquistare dal negozio vicino, che sia italiano, argentino o vietnamita, ha creato un legame sociale e un'opportunità in più per le imprese iper-locali. Altre parole d'ordine sono innovazione e naturalità. Cresceva dalla terra e ora nasce in laboratorio. Scienza e tecnologia sono le parole chiave per descrivere la nuova dieta alimentare. I consumatori faranno scelte sempre più consapevoli e personalizzate. (F.B.)
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