Al centro di questo progetto c'è la consapevolezza che la valorizzazione di ciò che attualmente è considerato uno "spreco" dagli agricoltori e dai soggetti interessati, può contribuire a un miglioramento significativo sia delle entrate economiche degli imprenditori agricoli sia della sostenibilità ambientale delle loro produzioni. Infatti, se adeguatamente gestiti e inseriti in una corretta catena del valore, i rifiuti agricoli, organici e no, possono rivelarsi una nuova risorsa, da valorizzare nel quadro di un approccio di economia circolare. Tuttavia, sebbene l'agricoltore sia responsabile della gestione del fine vita, non è in grado di farlo da solo. L'agricoltore svolge un ruolo importante nella riciclabilità, a seconda della preparazione dei rifiuti in azienda e della sua partecipazione allo schema di raccolta. Pertanto, gli agricoltori, così come le altre parti interessate coinvolte nella relativa catena del valore, meritano una formazione specifica, che attualmente non esiste in tutta Europa. Scopo di questo progetto è il contributo allo sviluppo degli ecosistemi regionali fornendo direttamente un prezioso contributo all'economia integrando l'apprendimento basato sul lavoro, grazie a un approccio a quadrupla elica che coinvolge le istituzioni pubbliche (ministeri/agenzie regionali/locali), RTD esecutori/fornitori di formazione professionale, Stakeholder privati (Associazioni di agricoltori, Collezionisti/Aziende di riciclaggio/Associazioni, ecc.) e Società civile (ONG, Associazione no-profit, ecc.). Cuore del Progetto sarà la modellazione, implementazione e validazione del Progetto “Rural Labs” in cui, sotto il coordinamento di alcune tra le più importanti Università dell'Europa Mediterranea, esperte nella gestione dei rifiuti agricoli, gli agricoltori e altri le parti interessate saranno formate. In questi Rural Labs, verranno esplorate nuove modalità di formazione, partendo da una formazione in loco, e implementando nuovi strumenti ICT, da produrre per il bene di un pubblico più ampio di persone formate, che lavorano nei Paesi del progetto così come nel resto d'Europa.
Budget: 1.339.558 euro
Coordinatore progetto: Università degli Studi della Basilicata
Durata: 36 mesi