
L’Italia importa dall’Ucraina grano per 23 milioni di euro, ma soprattutto mais per 100 milioni destinati in gran parte all’alimentazione zootecnica, un rifornimento che i missili russi potrebbero interrompere, insieme a quello di altre materie prime. Il vicepresidente nazionale di Confagricoltura, Matteo Lasagna, ne parla al TGR Lombardia, ricordando che oltre a grano, mais e olio di semi di girasole, importiamo soprattutto gas, componente principale per la nostra tenuta energetica. Forti i timori per le ritorsioni annunciate da Mosca, che potrebbero avere inoltre pesanti conseguenze sull’export di vino, pasta e trasformati. “Le sanzioni, in questo momento, sono dannose sia per chi le applica, sia per chi le subisce” conclude Lasagna.
Intervistato dal TGR Lombardia sull’export verso Russia e Sud-est asiatico anche Manuel Lugli, presidente dei produttori di latte di Confagricoltura Mantova.
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