Garantire la continuità aziendale al momento del passaggio del testimone tra generazioni, ma rimanendo al passo con i tempi, è da sempre uno dei momenti cruciali nella vita delle aziende, soprattutto di quelle del mondo agricolo, molto spesso caratterizzate da una gestione familiare. Per questo è stato scelto come argomento centrale del confronto che ANPA (associazione nazionale pensionati agricoltori) provinciale ha sviluppato nel corso del suo appuntamento annuale svoltosi a Foggia venerdì 17 novembre a Villa Reale.
Quello del passaggio, o ricambio generazionale, è un tema che negli ultimi anni sta assumendo sempre più importanza a causa delle peculiarità di tutto il tessuto produttivo italiano. Un momento delicato che necessita di essere affrontato in tutta la sua complessità e che porta insito nel passaggio tra generazioni non solo valutazioni puramente aziendalistiche. Molte imprese si trovano, infatti, a fare i conti con modifiche e cambi di mentalità, legati alle evoluzioni tecnologiche, che non rispettano come in passato il normale passaggio genitori-figli.
Per questo il ricambio generazionale non deve essere vissuto come un evento determinato nel tempo, ma come un processo graduale composto da un insieme di fasi di cui la prima è quella della pianificazione, che prende avvio ben prima che si abbia il passaggio formale di consegne. Solo adottando questa prospettiva il passaggio potrà essere un’opportunità di crescita più che un momento di crisi. In questo modo il trasferimento dei beni immobili si accompagnerà alla trasmissione del patrimonio di conoscenze e competenze aziendali accumulate negli anni, garantendo al tempo stesso la condivisione dei valori fondanti l’impresa.
Al centro dell’incontro foggiano anche le scelte relative allo strumento giuridico con cui gestire il passaggio generazionale. Scelte che devono essere strettamente legate alle caratteristiche aziendali e familiari prese in considerazione: dalla dimensione e qualificazione del patrimonio, al tipo di beni in oggetto, dal numero di familiari e delle dinamiche tra loro esistenti alle finalità perseguite.
Al convegno dei pensionati di Confagricoltura, cui è seguito come consuetudine un momento conviviale, sono intervenuti come relatori, moderati dal direttore di Confagricoltura Foggia, Giuseppe Campanaro: il presidente provinciale di Confagricoltura Foggia e componente della Giunta nazionale, Filippo Schiavone, che ha definito il ricambio una sorta di patto generazionale, il presidente provinciale ANPA Michele D’Apolito, il presidente ANGA Antonio Andreano, il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Làzzaro, il consigliere regionale Giannicola De Leonardis e l’assessore regionale al Welfare Rosa Barone. Le conclusioni sono state affidate all’on. Angelo Santori, segretario generale ANPA, che si è soffermato sia sull’importanza di affiancare i giovani imprenditori che intendono seguire le orme dei genitori nelle aziende agricole, sia sulla necessità di maggiori investimenti nella sanità con particolare riferimento ai non autosufficienti. Meritevole di nota, inoltre, il richiamo di Santori al ruolo dei pensionati in agricoltura: “i pensionati agricoli sono stati i custodi dell’ambiente e molti sono ancora operativi e sostengono concretamente le nuove generazioni dando un contributo fondamentale alle loro famiglie”.