
Cambio di location da Hong Kong a Singapore per Asia Fruit Logistica. La principale fiera dedicata al settore dell’ortofrutta (versione asiatica della berlinese Fruit Logistica), torna per l’edizione 2020 dal 16 al 18 settembre prossimi, ma viene spostata nella nuova location a causa dei recenti disordini di Hong Kong. L’obiettivo è comunque quello di riportarla nella sua sede originale per il 2021.
Si tratta di un’opportunità da non perdere per l’ortofrutta made in Italy, visto che nel mercato asiatico la domanda di prodotti freschi sta crescendo a ritmi vertiginosi e le previsioni indicano che i consumi dovrebbero raggiungere oltre il 50% della spesa mondiale di frutta e verdura fresca entro il 2030.
Ad Asia Fruit Logistica 2019 hanno partecipato oltre 12mila professionisti del settore provenienti da più di 70 Paesi, sfruttando al massimo le opportunità commerciali con oltre 800 espositori di 40 paesi diversi.
Nella scorsa edizione Cso Italy (Centro Servizi ortofrutticoli), come titolare del progetto The European Art of Taste, co-finanziato per tre anni dall’Unione Europea per la promozione sui mercati asiatici, aveva organizzato lo stand collettivo più importante della rappresentanza italiana, uno dei più grandi alla manifestazione.
Oltre l'85% dei visitatori del settore ha espresso giudizi "da positiva a eccellente", secondo un'indagine al secondo giorno della fiera. I risultati hanno anche confermato l'alta qualità dei visitatori, con oltre il 90% dei visitatori che ricoprono posizioni dirigenziali nella propria azienda e sono coinvolti nel processo decisionale di acquisto e approvvigionamento.
L’internazionalizzazione rappresenta una partita importante per la produzione italiana anche se, secondo stime di Fruitimprese su dati Istat, il nostro Paese ha perso, nei primi dieci mesi del 2019, 133 milioni di euro di export, pari a una flessione del 3,6%. Sono invece aumentate di oltre il 10% le importazioni. L'Italia sta importando più di quello che esporta: si registra infatti un saldo negativo in volumi di 66mila tonnellate importate ed è calato drasticamente il saldo della bilancia commerciale, che da quasi 627 milioni è sceso a poco più di 157 milioni di euro. Numeri lontani dai 5 miliardi di euro di prodotti esportati nel 2017. (F.B.)
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