
“Il prezzo dell’olio Evo è tornato a salire, con soddisfazione da parte dei produttori” lo ha evidenziato Vincenzo Lenucci, direttore Politiche di sviluppo economico delle filiere agroalimentari di Confagricoltura, intervistato da Micaela Palmieri a TG1 Mattina.
Tra i fattori che hanno determinato questo aumento del prezzo – ha proseguito Lenucci - sicuramente ci sono i cambiamenti climatici, in particolare la forte siccità che ha fiaccato le produzioni e il diffondersi di alcune fitopatie, sempre come conseguenza di eventi climatici avversi.
L’Italia – ha ricordato Lenucci - insieme alla Spagna, detiene il 60% della produzione mondiale di olio ed è secondo produttore al mondo (dopo la Spagna, appunto), primo consumatore, primo importatore e secondo esportatore, con un’indiscussa leadership a livello internazionale.
Quest’anno la produzione a livello nazionale è abbastanza stabile, rispetto allo scorso anno. Tuttavia, secondo i dati Nomisma, il trend nel nostro Paese segnala un calo strutturale: negli ultimi anni la produzione media è stata di circa 330 mila tonnellate contro le oltre 500 mila del triennio 2010-2012.
Anche la produzione mondiale, sebbene leggermente più alta della scorsa campagna, con una stima di 2,39 milioni di tonnellate, è ben al di sotto (-23%) della media quinquennale e con l’aggravio di avere pochissime scorte disponibili.
Lenucci ha poi fatto un cenno alle indicazioni geografiche (DOP e IGP), evidenziando come ci siano grandi margini di miglioramento per la valorizzazione di queste.
L’olio 100% italiano ha comunque notoriamente degli standard di qualità eccellenti e gode di un’ottima reputazione sia nel mercato interno, sia all’estero.
Nonostante l’aumento del prezzo, il consumo di olio risulta tra quelli “non comprimibili”, ha spiegato il rappresentante di Confagricoltura, ovvero la domanda è ancora sostenuta e le famiglie sono disposte ad acquistare come prima.
L’olio di oliva resta un prodotto di punta della produzione agroalimentare italiana e si trova alla base della dieta mediterranea. E proprio per l’importanza che questo prodotto ricopre, Confagricoltura ha organizzato con UNAPOL, per lunedì 15 aprile, nell’ambito del Vinitaly 2024, al SOL, Salone dell’olio di oliva, un momento di confronto sul comparto olivicolo.
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