“Ad oggi il nostro primo obiettivo è ottenere un ristoro dei danni causati dalle gelate tardive di aprile che hanno colpito i frutteti generando perdite enormi sull’intero territorio nazionale”. Così Michele Ponso, nuovo presidente della Federazione nazionale frutticoltura di Confagricoltura, richiama l’attenzione sul mancato risarcimento dei danni da gelate alle produzioni di frutta della stagione primaverile-estiva. “Il gelo ha rappresentato quest’anno un vero disastro per le colture frutticole. La regione più colpita è stata l’Emilia Romagna dove per il secondo anno – ha spiegato - si sono registrate perdite di raccolto per pesche, albicocche, susine e nettarine e le aziende agricole danneggiate non hanno ancora ricevuto alcun risarcimento. Proprio il 13 luglio scorso la questione è stata al centro di un incontro con il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti e il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini”.
Nel Nord-Italia, dove la produzione di drupacee è stata quasi azzerata, sono state stimate perdite per oltre il 70% del raccolto di frutta estiva. Nel Centro e Sud-Italia i danni hanno raggiunto il 50% della produzione. In alto Adige le perdite sono state invece più contenute, intorno al 10-15% di mancata produzione. “Il momento più drammatico - sottolinea Ponso – si è vissuto nella notte compresa tra il 7 e 8 aprile quando le temperature notturne sono scese a -7°C accompagnate da un vento molto forte. Con perdite del 50% di raccolto non si riescono neanche a pagare le spese di produzione”.
Come sottolinea il presidente della Federazione nazionale di Confagricoltura, oggi le perdite a causa delle gelate primaverili non coinvolgono solo le aziende agricole, ma anche gli stessi stabilimenti di lavorazione e commercializzazione dei grandi gruppi ortofrutticoli che rimanendo fermi o funzionando a regime ridotto mettono a rischio anche la sopravvivenza dell’indotto.
“Per questo chiediamo al Governo – ha fatto sapere Ponso – di attivare misure urgenti come la sospensione dei contributi sulla manodopera, lo slittamento delle rate dei mutui, gli anticipi sulle domande Pac. Molte Regioni hanno già aperto bandi del Psr dedicati, a cui le aziende agricole hanno risposto, ora si tratta di far arrivare i pagamenti”.
Michele Ponso, imprenditore agricolo di Lagnasco (Cn), conduce un’azienda frutticola che si estende su 130 ettari nelle province di Cuneo e Verona, e produce piccoli frutti (mirtilli, lamponi e kiwi berry), pesche, nettarine, susine, kiwi e mele. Ha fondato la cooperativa Ponso Frutta di Saluzzo che si occupa della lavorazione, conservazione e commercializzazione della frutta prodotta da una ventina di aziende frutticole in Piemonte, Veneto e Calabria. La cooperativa fa parte dell’Organizzazione di produttori (Op) Joinfruit, che conta 200 soci tra Piemonte, Veneto e Lazio. (F.B.)