
“Il progetto Peroni è un esempio concreto di come la filiera unita oggi possa raggiungere risultati concreti in termini di qualità, sostenibilità ambientale e tracciabilità, grazie alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione.” Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, intervenendo alla tavola rotonda “Eccellenza della filiera e tutela del Made in Italy”, organizzato dal Campus Peroni.
“Siamo di fronte alla quarta rivoluzione che investe l’agricoltura: quella tecnologica e digitale, dopo quelle genetica, meccanica e chimica – ha rimarcato Giansanti. E questa ci aiuterà a raccogliere la prossima sfida, che è quella della sostenibilità. Perché le nuove tecnologie permettono di essere più rispettosi dell’ambiente, di utilizzare meno prodotti chimici, di produrre energie rinnovabili, di riciclare e risparmiare in un’ottica di economia circolare. E il digitale dà la possibilità di rispondere alle nuove richieste dei consumatori in termini di salute e tracciabilità. Il progetto della Peroni, che due anni fa ha introdotto con successo nella Nastro Azzurro il sistema blockchain, che consente di tracciare e certificare tutte le fasi di produzione, dall’origine della materia prima, l’orzo, fino al confezionamento, attraverso un QR code, lo dimostra. Su tutto resta fondamentale il ruolo della ricerca e la coesione della filiera. Solo così il made in Italy agroalimentare, che durante la pandemia ha mostrato la sua forza e anche la sua capacità di penetrazione sui mercati, con un aumento del 2% dell’export, potrà crescere e aumentare la sua competitività.”
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