Il 6 luglio Confagricoltura ha incontrato nella sua sede di Palazzo della Valle alcuni delegati del Ministero dell’Agricoltura canadese ed esponenti dell’ambasciata del Canada.
Questa la delegazione: Stefanie Beck, sottoministra del Ministero dell’Agricoltura; Sameena Qureshi, ministro Consigliere dell’Ambasciata della sezione commerciale; Anna Sacco, responsabile affari commerciali dell’Ambasciata del Canada.
A fare gli onori di casa a Palazzo della Valle sono stati Nicola Cilento, componente della Giunta di Confagricoltura, e Francesca Marino, che si occupa di Relazioni UE e Internazionali e Progettazione Europea per Confagricoltura.
Durante l’incontro, Cilento e Marino hanno illustrato gli obiettivi della Confederazione, le attività che porta avanti e i progetti europei di cui è partner.
Tra i temi affrontati anche quello della circolazione delle merci e degli equilibri di mercato. “La bilateralità può essere una formula vincente per i rapporti commerciali tra Paesi, purché siano rispettate reciprocità ed equilibrio” ha sottolineato Cilento, ricordando poi come Confagricoltura sia stata la prima a sostenere il CETA (il trattato internazionale di libero scambio tra Canada e Unione europea).
Beck ha poi voluto conoscere le posizioni di Confagricoltura sulle principali tematiche di interesse per il settore primario; quindi sono stati affrontati temi importanti come le strategie europee per l’agricoltura, la necessità di aumentare le produzioni per una popolazione mondiale in aumento, lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia e in Europa e il passaggio generazionale, questione su cui Confagricoltura è da sempre impegnata, anche tramite i Giovani di Confagricoltura - Anga.
Cilento ha rimarcato la comunanza di vedute con il Canada sui diversi aspetti affrontati, anche sull’importanza della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica.
Il componente della Giunta di Confagricoltura ha confermato alla sottoministra il sostegno della Confederazione al CETA, che, nonostante non sia ancora stato ratificato dall’Italia, ha comunque portato notevoli vantaggi commerciali dalla sua entrata in vigore provvisoria: i risultati ottenuti in termini di aumento dell’export italiano sul mercato canadese hanno validato questa impostazione.
L’incontro si è quindi chiuso con la disponibilità reciproca a proseguire il confronto e incentivare gli scambi commerciali tra i due Paesi.
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